TELEVISORE BRIONVEGA, DONEY 14- 1962 COMPASSO D’ORO

Anno: 1962
Marca: BRIONVEGA
Modello: DONEY 14
Città: ITALIA

Brionvega:

  1. Gli occhi di tutti guardano all’Italia. E sono occhi pieni di ammirazione:
    creatività, idee, innovazione. Tanta voglia di sognare. E di fare. Sono gli anni che fanno
    amare al mondo lo stile italiano. Sono gli anni di Radio Cubo, Radio Grattacielo,
    RadioFonografo, Doney, Algol e molti altri: prodotti dalla personalità straordinaria. I
    designer più geniali e innovativi si mettono al lavoro. In poco più di un decennio
    disegnano radio e tv diverse da ogni altra di prima e dopo. Tutte dedicate agli amanti
    del bello. Finalmente forme emozionanti. Finalmente il colore. Finalmente industrial
    design con una personalità forte. Prodotti che finiscono nel culto. Nei musei d’arte
    contemporanea, dalla Triennale di Milano al MoMA di New York. Designer di fama
    mondiale, autori dei prodotti mitici degli anni ’60, in grado di essere non solo attuali
    ma in grado di competere con il futuro più e meglio degli oggetti contemporanei.
    Hanno unito in una sintesi perfetta piacere estetico, facilità d’uso, tecnologia e design
    senza tempo. Opere dal valore riconosciuto e destinato a durare. Opere dalla
    personalità forte. C’è l’elettronica di consumo. Manopole, cavi, periferiche, unità di
    memoria, supporti… E poi c’è Brionvega, arte del design dal 1960. Una storia fatta di
    creatività, di modelli non convenzionali, di personalità forti e di prodotti cult. Una
    storia i cui protagonisti sono designer geniali che nel corso dei decenni hanno saputo
    stravolgere il concetto di elettronica di massa, firmando radio e tv diverse da ogni altro
    modello visto prima. Industrial design senza tempo per uno stile unico. Radiocubo,
    Radio Grattacielo, RadioFonografo, Doney, Algol. Prodotti innovativi, simboli del design
    italiano che sa stupire e far innamorare tutto il mondo. Brionvega è
    un’azienda italiana di elettronica di consumo che ha segnato la storia nel campo
    del design applicato a prodotti hi-tech. L’azienda venne fondata
    nel 1945 a Milano da Giuseppe Brion e dall’ing. Leone Pajetta sotto la
    denominazione B.P.M. (Brion Pajetta Milano), per la produzione di componenti
    elettronici. Inizialmente producevano solo componenti elettroniche ed elettriche ma
    già cinque anni dopo, inizio anni 50, si specializzarono nella produzione di apparecchi
    radiofonici e televisori.
    Nel 1950, la società cambiò ragione sociale in Vega B.P Radio, e si specializzò nella
    costruzione di apparecchi radiofonici. Con lo sviluppo della televisione in Italia, alla
    fine degli anni cinquanta, l’impresa si inserì nel mercato dei televisori, mutando
    nuovamente denominazione in Radio Vega Television.
    Con l’uscita dalla società del Pajetta, anno 1963, l’azienda assunse la denominazione
    definitiva Brionvega.
    Avvalendosi di designer di fama mondiale, come Livio Castiglioni, Hannes
    Wettstein, Sergio Asti, Mario Bellini, Richard Sapper, Marco Zanuso, Achille
    Castiglioni, Ettore Sottsass e Rodolfo Bonetto, ha prodotto modelli di radio e televisori

di successo, veri esempi di design industriale italiano, plurivincitori dei più prestigiosi
premi internazionali, come il Compasso d’Oro, ed esposti in innumerevoli musei in
tutto il mondo.
Tra i prodotti più famosi di Brionvega si ricordano: la radio TS502 (comunemente nota
come “Cubo”), la quale aveva la coppia di pannelli di comando in zamak pressofusa, il
televisore portatile Algol, avente nella prima versione un tubo CRT monocromatico da
11 pollici e successivamente sostituito con uno a colori di dimensioni maggiori, inserito
in un guscio di plastica ABS (disponibile nei colori bianco, nero, giallo e arancione), il
radiofonografo RR126, ideato dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni.
Ho selezionato quelle che sono state le icone di Brionvega.
Doney 14
Nasce dalla matita di Marco Zanuso e Richard Sapper il televisore Doney (1962),
vincitore del Compasso d’Oro.
Si tratta del primo televisore completamente transistorizzato d’Europa. E’ un perfetto
esempio di immagine razionalista. Il Brionvega Doney 14 nasce nel 1962, ed è il primo
televisore portatile a transistor fabbricato in Europa. In quell’inizio di decennio l’Italia
vive il boom economico e la domanda di apparecchi audiovisivi cresce in maniera
massiccia. I televisori diventano oggetti d’arredamento irrinunciabili. Questo
parallelepipedo arrotondato – che diventerà un fondamentale punto di riferimento
stilistico – è stato progettato dal milanese Marco Zanuso (1916-2001) e dal tedesco
Richard Sapper (1932). Il primo è annoverato tra i padri del design industriale italiano,
uno dei primi a studiare le modalità di utilizzazione di tecnologie e materiali moderni
nella fabbricazione di oggetti domestici. Il secondo è uno dei designer più illustri della
sua generazione; alcune sue realizzazioni sono esposte al Museum of Modern Art di
New York. Il Doney vinse in quello stesso 1962 il premio “Compasso d’oro”,
importantissimo riconoscimento dato ai migliori oggetti di design prodotti in Italia. La
sua linea e il fatto di essere portatile richiamavano il Sony TV8-301 (la prima
televisione a transistor) del 1960. Entrambi questi prodotti respingevano la nozione di
“prodotto-mobile” molto popolare in quel periodo, a favore di una forma più high-tech,
allegra e divertente, le cui dimensioni erano dettate da quelle del tubo catodico. II
Doney faceva a meno dei quattro anelli per il montaggio che, fino a quel momento,
avevano costituito il metodo più comune per tenere fermo il tubo a raggi catodici nel
corpo del televisore: si avvaleva, invece, di un profilo che avvolgeva il tubo,
definendone la forma compatta a barile. Le componenti interne erano montate nello
spazio disponibile attorno al tubo e il tutto era contenuto in una scatola unica. Le
numerose ventole, necessarie per questo tipo di configurazione, erano sottolineate
dalla collocazione dei pulsanti e dei sintonizzatori. Tale era l’orgoglio per la forma
ottenuta e per il rapporto che essa aveva con la parte interna dell’apparecchio, che la
prima serie (ancora molto ricercata dai collezionisti) fu prodotta in acrilico trasparente.
II televisore Doney vinse il prestigioso Compasso d’Oro nel 1962 e diventò presto un
simbolo di uno stile di prodotti tecnologici attento al design. Si accende il televisore
agendo sull’apposito selettore. Si sceglie il canale desiderato. Si orienta l’antenna per
visualizzare al meglio le immagini in bianco e nero sullo schermo. Il cinescopio del
televisore è un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici
provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l’intensità
del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che
permettono di focalizzare il raggio elettronico su uno schermo e deviano il fascio in
maniera periodica nelle direzioni orizzontale e verticale, consentendo la scansione
sincronizzata dell’immagine.
ALGOL 11 di successo, veri esempi di design industriale italiano, plurivincitori dei più prestigiosi
premi internazionali, come il Compasso d’Oro, ed esposti in innumerevoli musei in
tutto il mondo.
Tra i prodotti più famosi di Brionvega si ricordano: la radio TS502 (comunemente nota
come “Cubo”), la quale aveva la coppia di pannelli di comando in zamak pressofusa, il
televisore portatile Algol, avente nella prima versione un tubo CRT monocromatico da
11 pollici e successivamente sostituito con uno a colori di dimensioni maggiori, inserito
in un guscio di plastica ABS (disponibile nei colori bianco, nero, giallo e arancione), il
radiofonografo RR126, ideato dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni.