Radiomarelli – mod,10A55-anno 1949
Anno: 1949
Marca: RADIOMARELLI
Modello: 10A55
Città: ITALIA
Numero Valvole: N°5-12EA7GT-12NK7GT-12Q7GT-50L6GT -35Z4GT
Circuito: Supereterodina (in generale); ZF/IF 455 kHz
Particolarita: Modello: 10A55 - Marelli Radiomarelli; Sesto
Tensioni di funzionamento: Alimentazione a corrente alternata (CA) / 110; 125; 135; 160; 190; 220 Volt
Altoparlante: AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile) / Ø 20 cm = 7.9 inch
Materiali: MOBILE IN LEGNO
Forma: Soprammobile basso, con andamento orizzontale (grosse dimensioni).
Dimensioni: 620 x 380 x 280 mm

Il Museo è per definizione il luogo della memoria, lo spazio in cui il passato prende forma, diventa visibile, si può anche toccare. Nel museo la storia si ascolta. E’ voce, suono, musica, sibilo di frequenze,che arrivano da lontano, emesse da apparecchi voluminosi, in stile e materiali che ci parlano di un’epoca che fu e ci riportano a ieri. Nel museo la storia si osserva nelle immagini e negli strumenti di un’epoca che sembra così lontana, ma che ci fa capire come l’evoluzione dei tempi si basi sulla genialità dell’uomo.
Custode del tempo….
un viaggio indietro nel tempo alla riscoperta di tutti quegli oggetti che hanno fatto la storia del design degli ultimi cinquanta e sessant’anni, un cammino intrapreso nel 1970 che continua ancora oggi con la stessa passione e dedizione. Lungo il percorso ho ritrovato oggetti unici e rari, li ho ripuliti dall’opacità del tempo restituendo loro lo splendore di una volta. Mobili vintage, complementi d’arredo, accessori, oggetti cult, gadget, vinili, insegne, giocattoli, RADIO Storiche, juke box, pezzi da collezione firmati Coca Cola, raccolti in diversi angoli del mondo per creare una collezione esclusiva dedicata al mondo del modernariato e della memorabilia.
Radiomuseo.
QUESTO È IL MIO SPECIALE OMAGGIO ALLA RADIO…
Di fronte alla radio siamo tutti uguali; in questo senso la radio azzera le differenze. I non vedenti hanno sempre trovato nella radio uno strumento per conoscere il mondo, per essere in contatto permanente con la società in cui viviamo, e hanno anche trovato una fonte inesauribile di compagnia. Informazione, sport, divertimento, cultura… hanno raggiunto le persone che non possono vedere attraverso le voci. In tutta la storia del broadcasting è stato conosciuto in grande dettaglio ciò che stava accadendo. La radio è un mezzo di comunicazione. Spiega le nostre cose, quelle degli altri, ed è una cosa che nessuno poteva immaginare. La radio ha gareggiato con la televisione, con le nuove tecnologie e Internet. Ed è sempre andata avanti. Torniamo, per esempio, al suo stretto rapporto con i non vedenti e i disabili, che sono stati in grado di seguire ciò che accade in tutto il mondo grazie alla radio, e alla volontà di formare, informare e intrattenere. Pertanto, a prescindere dal tempo, dai formati, dalle categorie di voci, dai tipi di programmi o dalle lingue, la radio è stato uno strumento di socializzazione fondamentale per le persone, che si sono aggrappate ad essa per essere collegate alla realtà e all’illusione. Questo è il mio speciale omaggio alla radio.
ANIELLO STANZIONE

La RADIOMARELLI è sorta il 19 novembre 1929, per volontà del Sen. Gianni Agnelli e dall’On. Benni, presidente della ERCOLE MARELLI & C., e dal Com. Quintavalle consigliere delegato della FABBRICA ITALIANA MAGNETI MARELLI. I primi modelli radio di questa marca vennero prodotti con brevetti americani,in uno stabilimento della MAGNETI MARELLI. Molti di questi assomigliano a radio americane di marca American Bosch, gli stessi logo e slogan commerciale. Successivamente avviò anche una progettazione autonoma di apparecchi radio e televisori. In questo periodo Enrico Fermi ricopre il ruolo di Direttore Generale dei laboratori scienza e ricerca della Magneti Marelli. Nell’aprile del 1930 in occasione della Fiera di Milano, fu esposto il primo apparecchio il MUSAGETE I, che venne messo in vendita nel giugno 1930. Come molte altre industrie elettrotecniche italiane, Radiomarelli conobbe un lungo sviluppo, con diversi marchi commerciali e una rete di servizio capillare in Italia, che finì per arrestarsi dopo il miracolo economico e trasformarsi in declino. Nel 1972 viene abbandonata la produzione di radio e TV, anche se si continua la vendita. Il marchio Radiomarelli, nel 1975, venne ceduto dalla Magneti Marelli alla Seimart Elettronica, per poi venire riacquistato nel 2003 e destinato alla produzione di prodotti multimedia. Sconosciuta la proprietà del marchio