
RADIO PHILIPS 730A
Marca: PHILIPS
Modello: 730 A
Città: OLANDA
Numero Valvole: N°6 E452T x 2, E424N x 2, C443, 506
Circuito: 3 Circuiti Mod. Amp. (AM)
Particolarita: MOLTO BELLA
Tensioni di funzionamento: Alimentazione a corrente alternata (CA) / 103; 111; 118; 127; 135; 143; 155; 196; 210; 225; 240; 253 Vol
Altoparlante: AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile) / Ø 21 cm = 8.3 inch
Materiali: LEGNO PREGIATO
Forma: Soprammobile verticale con decorazioni
Dimensioni: 390 x 500 x 240 mm

Il 15 maggio 1891 Frederik Philips e suo figlio Dr. Gerard LF ha avviato una fabbrica di lampadine a Eindhoven con 75.000 fiorini. Nel 1894 la Philips impiegava già 35 persone e il figlio più giovane, il Dr. Anton F. Philips entra come direttore commerciale. Nel 1903 la Philips era la quarta fabbrica di lampadine più grande d’Europa. Nel 1912 il nome venne leggermente cambiato.
Su richiesta del Dott. Idzerda iniziò a produrre tubi per Philips nel 1917. Nel maggio 1918 presentò una propria IDZ (IDEEZET). Ulteriori sviluppi dei tubi sono elencati nel capitolo sui tubi. Nel 1922 Gerard Philips lasciò la vita lavorativa attiva. L’azienda impiega 6.000 persone.
Anton rileva da solo l’azienda e amplia l’area di produzione con i prodotti a raggi X e, nel 1927, con le radio. Egli fece pianificare questa produzione a partire dal 1924, per cui i dipendenti del laboratorio di nuova costruzione, dopo aver esaminato tutti gli aspetti dell’industria radiofonica, giunsero alla conclusione che avrebbero prodotto essi stessi tutte le singole parti per i ricevitori [282]. Come IBM con il personal computer, Philips si occupa di nuovi mercati solo quando appaiono maturi per una svolta duratura o la avvia con la nuova tecnologia corrispondente. Per la radio corrisponde all’alimentatore con comando a un solo pulsante. Alla Philips, Gilles Holst e BDH Tellegen sviluppano l’importante pentodo, brevetto NL 14/12/26, domanda USA 25/11/27 come brevetto 1945040 del 30/01/34.
Nel 1930 la Philips sviluppò un ricevitore popolare e nel 1931 lo vendette sul mercato di prova di Praga come kit e come apparecchio finito. Il kit viene fornito con un libretto di istruzioni di 96 pagine! Il dispositivo, un dispositivo a 3 tubi e 2 circuiti alimentato a batteria con bobine plug-in a nido d’ape, può essere assemblato utilizzando le pinze e il cacciavite inclusi. Il test è negativo; l’azienda si affida a dispositivi di alta qualità [638434]. Nell’agosto 1932 l’azienda aveva prodotto un milione di ricevitori radio







QUESTO È IL MIO SPECIALE OMAGGIO ALLA RADIO…
Di fronte alla radio siamo tutti uguali; in questo senso la radio azzera le differenze. I non vedenti hanno sempre trovato nella radio uno strumento per conoscere il mondo, per essere in contatto permanente con la società in cui viviamo, e hanno anche trovato una fonte inesauribile di compagnia. Informazione, sport, divertimento, cultura… hanno raggiunto le persone che non possono vedere attraverso le voci. In tutta la storia del broadcasting è stato conosciuto in grande dettaglio ciò che stava accadendo. La radio è un mezzo di comunicazione. Spiega le nostre cose, quelle degli altri, ed è una cosa che nessuno poteva immaginare. La radio ha gareggiato con la televisione, con le nuove tecnologie e Internet. Ed è sempre andata avanti. Torniamo, per esempio, al suo stretto rapporto con i non vedenti e i disabili, che sono stati in grado di seguire ciò che accade in tutto il mondo grazie alla radio, e alla volontà di formare, informare e intrattenere. Pertanto, a prescindere dal tempo, dai formati, dalle categorie di voci, dai tipi di programmi o dalle lingue, la radio è stato uno strumento di socializzazione fondamentale per le persone, che si sono aggrappate ad essa per essere collegate alla realtà e all’illusione. Questo è il mio speciale omaggio alla radio.
ANIELLO STANZIONE
