Radio italiana “Marconi 1531” della casa La voce del Padrone (1950)
Anno: 1950
Marca: MARCONI -LA VOCE DEL PADRONE
Modello: 1531
Città: ITALIA
Numero Valvole: N<à5-ECH42-EF41-EBC41-EL41-AZ41
Circuito: Supereterodina (in generale); ZF/IF 465 kHz
Particolarita: Modello: Marconi 1531 - La Voce del Padrone; Milano
Tensioni di funzionamento: Alimentazione a corrente alternata (CA) / 110-220 Volt
Altoparlante: AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile)
Materiali: Mobile di metallo
Forma: SOPRAMMOBILE
Dimensioni: 330 x 250 x 170 mm







La storia della produzione di apparecchi radio Marconi, da parte della Società Anonima Nazionale del Grammofono (meglio conosciuta come La Voce del Padrone), ha radici aegli inizi del ‘900. Infatti La Voce del Padrone, sussidiaria dell’americane His Master’s Voice, già dal 1912 produceva in Italia dischi e riproduttori meccanici, su licenza americana. L’evoluzione tecnologica del tempo puntava ormai all’amplificazione sonora elettrica dei grammofoni. Per una azienda del settore era vitale, per sopravvivere, adeguarsi e differenziare le attività. Ecco allora (1928) l’acquisizione della Marconiphone inglese e l’importazione di apparecchi della RCA Victor americana. L’autarchia fascista costrinse alla produzione di modelli tutti italiani, che vennero commercializzati con vari marchi (La Voce del Padrone, Columbia, Marconi). La Società Anonima Nazionale del Grammofono cessò l’attività verso la fine degli anni sessanta.

12 dicembre 1901 – Guglielmo Marconi riceve il primo segnale radio transoceanico
Guglielmo Marconi è conosciuto per aver sviluppato per primo un efficace sistema di comunicazione con telegrafia senza fili via onde radio che ottenne una notevole diffusione: evoluzioni di tale sistema portarono allo sviluppo dei moderni sistemi e metodi di radiocomunicazioni in telecomunicazioni come la televisione, la radio, e in generale tutti i sistemi che utilizzano le comunicazioni senza fili.

Anche altri scienziati ed inventori hanno contribuito all’invenzione della telegrafia senza fili o hanno effettuato esperimenti simili negli stessi anni, come ad esempio Heinrich Hertz nel 1886, Nikola Tesla nel 1893, Carl Ferdinand Braun, Thomas Edison, Aleksandr Popov ed altri, ma gli esperimenti di Marconi portarono alle prime applicazioni commerciali su vasta scala della telegrafia senza fili.
Marconi, appena ventenne, cominciò i primi esperimenti lavorando come autodidatta e avendo come aiutante il maggiordomo Mignani. Nell’estate del 1894 costruì un segnalatore di temporali costituito da una pila, un coherer (ossia un tubetto con limatura di nickel e argento posta fra due tappi d’argento) e un campanello elettrico, capace di emettere uno squillo in caso di fulmine.
Prevedendo l’occorrenza di grandi capitali per proseguire negli esperimenti, Marconi si rivolse al ministero delle Poste e Telegrafi, al tempo guidato dall’on. Pietro Lacava, illustrando l’invenzione del telegrafo senza fili e chiedendo finanziamenti. La lettera non ottenne risposta e venne liquidata dal ministro con la scritta «alla Longara», intendendo il manicomio posto in via della Lungara a Roma.