Anno: 1957
Marca: VOXSON
Modello: 601
Città: ITALIA
Numero Valvole: N°4-DK96-DL96-DF96-DAF96-
Circuito: Supereterodina (in generale)
Particolarita: Modello: Record 601 - Voxson, FARET F.A.R.E.T.; Roma
Tensioni di funzionamento: Rete / Batterie (ogni tipo) / 67,5 + 1,5 / 110, 125, 140, 160, 220 Volt
Altoparlante: AP magnetodinamico (magnete permanente e bobina mobile) / Ø 8 cm = 3.1 inch
Materiali: PLASTICA PESANTE
Forma: SOPRAMMOBILE
Dimensioni: 220 x 150 x 60 mm

Nel 1952 viene fondata, dall’ing. Arnaldo Piccinini, la Fabbrica Apparecchi Radio e Televisione S.p.A. (F.A.R.E.T.), con sede legale in via Crescenzio e l’attività industriale a via di Tor Cervara, per la costruzione di radio e televisori. Gli apparecchi, che venivano distribuiti sul mercato con il marchio Voxson, ebbero un immediato successo già dal 1954 con le radio a valvole Dinghy e Starlet, nel 1957 con il modello Zephir (prima radio a transistor di produzione italiana), il primo televisore con cinescopio corto 110 gradi, e nel 1960 nel settore dell’autoradio, con il modello Vanguard. Successivamente la produzione si estese anche ai giradischi e ai mangianastri.

Nel 1967 assunse la nuova denominazione Voxson S.p.A. e successivamente venne costituita una filiale estera, a Parigi (Voxson France).

Nel 1971, il presidente Piccinini cedette il 50% della azienda alla  EMI (casa discografica britannica) e il restante 50% diviso tra RCA Italiana e Agip; in seguito la EMI rilevò altre quote della Voxson arrivando a possederne l’81 per cento. Con la nuova proprietà, l’azienda proseguì nella produzione di televisori e autoradio, intraprese la nuova produzione di amplificatori, diffusori e impianti stereofonici ad alta fedeltà, ma cessò quella delle radio portatili.

Nel 1975 la EMI era intenzionata a chiudere la fabbrica romana, a seguito del bilancio passivo. La chiusura dello stabilimento fu scongiurata con la cessione dell’azienda all’imprenditore romano Amedeo Ortolani.

Intanto, nel 1977, Voxson, lanciò l’autoradio Tanga NS a cui fecero seguito i modelli Mostro e Boccardino e avviata la produzione dei televisori a colori. Durante la gestione Ortolani, la crisi societaria della Voxson continuò a peggiorare.

Nel 1985 vi furono molte incertezze sul futuro della società. L’acquisto da parte della Vidital (società costituita dalla ITT Corporation e dalla REL) non si concluse a seguito dell’offerta dell’americana Toreson Industries.