i due guradischi del film il sorpasso il primo philips nella lancia b24 il secondo in spiaggia

Anno: 1952

il giradischi in spiaggia in fondo alla foto. marca Gnomo ,

Il sorpasso (1962) è un viaggio cinematografico e antropologico in bianco e nero che Dino Risi fa attraverso l’Italia del miracolo economico.

Parliamo di miracolo perché ci voleva fede, tanta fede, per superare la crisi e affidarsi allo sviluppo della produzione industriale e tecnologica nell’Italia del post-guerra; è vero, è un dato di fatto e non un dogma religioso, eppure affermare che si parli di una mera crescita economica potrebbe essere un errore. Furono coinvolti spirito, mente e fisico di tutti gli italiani, impauriti e affaticati dal cambiamento, promettente ma incerto.

Come nel periodo dei Ruggenti anni 20 negli Stati Uniti d’America, così il boom italiano degli anni 50 è basato sulla relazione che lo sviluppo economico ha d’intrattenere le masse. La nuova era del sogno italiano era cominciata e, con essa, la ricerca della felicità per un tricolore migliore in un mondo di nuove opportunità.

Ricoperto da questo spirito di grandi aspettative, il cinema gioca l’importante ruolo di intrattenitore e critico: uno sguardo acuto sulla realtà che fa paura e incuriosisce allo stesso tempo e che  riesce a far ridere e far pensare insieme. Non è un caso che Il sorpasso sia considerato una pietra miliare del genere italiano della commedia all’italiana.

Per definizione la commedia all’italiana è una commedia basata sulla satira sociale, caratterizzata dall’assenza del tradizionale lieto fine e spesso portatrice di sorriso amaro o dolce pianto. Lo spettatore della commedia all‘italiana è coinvolto in uno scontro tra titani: una battaglia infinita tra il tragico e il comico.