THE BEATLES ” YESTERDEY” AND TODAY (1966)
Anno: 1966
Città: AMERICA
Artista: BEATELS
Titolo: YESTERDAY
Materiale: VINILE 33 GIRI
Casa discografica: CAPITAL
Valore: 1800,00





Dell’album furono realizzate la versione mono e quella stereo e le copie in mono furono stampate, come di consueto, in numero maggiore. Una parte delle copie fu distribuita ai disc jockey radiofonici, alle riviste musicali e ai maggiori negozi di dischi a scopo promozionale. La prevedibile reazione negativa nei confronti della cover da parte di coloro che ricevettero l’album in anteprima fu immediata. La Capitol comprese che l’album andava ritirato dal mercato, proprio a causa dell’immagine sgradevole, e invitò con una lettera tutti coloro che ne fossero in possesso a restituirlo alla casa discografica. Tali lettere sono oggi pezzi da collezione tanto quanto le stesse copie del discoVenne realizzata Immediatamente una copertina sostitutiva con una innocua e rassicurante immagine dei quattro con un baule nel quale Paul stava seduto. Per lo smaltimento delle cover incriminate gli stabilimenti produttivi adottarono provvedimenti diversi. Una parte di esse vennero distrutte, interrandole e ricoprendole con uno strato di acqua, terra e rifiuti. Altrove venne adottata una soluzione più semplice, vale a dire la nuova copertina venne incollata sulla precedente. Per il 20 giugno, la data prevista di emissione sul mercato, tutto era pronto. In breve tempo si diffuse la notizia dell’esistenza della copertina originale e quindi, se i collezionisti si scatenarono alla ricerca delle copie non “ricopertinate”, coloro che possedevano i dischi con la nuova copertina incollata cercarono di strapparla o di staccarla con l’aiuto del vapore, nella maggior parte dei casi però rovinandola irrimediabilmente. Da allora, però, le quotazioni delle poche copie intatte salirono vertiginosamente. Nel 1987 l’allora presidente della Capitol Records, Alan Livingston, mise all’asta 24 copie originali della prima stampa dell’album della sua collezione privata. Queste copie ancora sigillate, 19 in formato mono e 5 in stereo, sono le più rare e preziose copie dell’album esistenti. Nella “Butcher cover” sono stati riscontrati numerosi indizi sulla morte di Paul McCartney da parte dei sostenitori della leggenda metropolitana “Paul is Dead”. Sul braccio di Paul c’è una dentiera, ad indicare i denti che egli avrebbe perso nell’incidente d’auto che gli sarebbe costato la vita. McCartney, inoltre, porta al polso un orologio che segna l’ora dell’incidente, le 5:00 di mattina. George Harrison tiene una testa di bambola vicino a Paul, simbolo delle ferite al capo riportate nello scontro o della decapitazione che “Macca” avrebbe subito in esso. Nella nuova copertina incollata Paul venne ritratto, come si è detto, all’interno di un baule, che dovrebbe simboleggiare una cassa da morto. Compare infine una cicatrice sul suo labbro superiore, conseguenza di un incidente in motorino realmente accaduto. Ovviamente la data di uscita dell’album è antecedente alla presunta morte del bassista, che secondo i sostenitori della teoria PID sarebbe avvenuta nel mese di novembre 1966. ’ex presidente della Capitol dichiarò che fu McCartney quello che insistette maggiormente affinché la foto divenisse la copertina per il nuovo album statunitense come allusione da parte della band alla guerra in Vietnam. In un’intervista diversi anni dopo Lennon dichiarò, con sarcasmo, che lui avrebbe visto volentieri un Paul decapitato come immagine di copertina. George Harrison, invece, liquidò l’operazione definendola “stupida”, una provocazione fine a sé stessa che egli subì pur non condividendola. Ringo si limitò a dire di non possedere una sola copia del disco e che, se avesse saputo che sarebbe potuta diventare un oggetto di valore, se ne sarebbe procurata una all’epoca in cui uscì. George Martin, il produttore discografico dei Beatles, ricordò che la copertina di “Yesterday and Today” fu la causa del primo grande dissidio tra lui e la band. Egli aggiunse: «Pensavo che fosse disgustosa e di cattivo gusto … Suggeriva che fossero pazzi. Cosa che erano, ma non in quel senso. Resta il fatto che l’immagine della “Butcher cover” rappresenta un punto di svolta per i Beatles, il testamento rispetto alla loro precedente identità di rassicuranti moptops che cantavano “yeah, yeah, yeah”, il desiderio di nuove esperienze, il loro interesse per il fenomeno della controcultura londinese di cui McCartney fu un entusiasta sostenitore, ma soprattutto prefigurava la loro evoluzione stilistica e musicale in direzioni più sperimentali. Fu una assunzione di responsabilità come musicisti disposti a mettersi in gioco, rischiando la loro popolarità e i successi di vendite, pur di proporsi come autentici artisti.